Poker all’Italiana e Texas Hold’em: due giochi differenti
Sebbene la maggior parte della gente pensi che siano due giochi molto simili nulla è più lontano dalla verità. Il poker a cinque carte, infatti, ed il Texas Hold’em appartengono a due scenari completamente diversi e pur avendo delle regole in comune, la dinamica del gioco è molto differente. Qualche variazione, inoltre, c’è anche nella scala dei punteggi: in quello a cinque carte il colore è un punteggio maggiore rispetto al full, mente nel Texas Hold’em succede il contrario.
E allora partiamo dal Poker all’Italiana. In questo caso, come la maggior parte di voi saprà, si gioca con cinque carte coperte, mentre nella variante alla texana con due coperte e cinque comunitarie. Una differenza che li rende due discipline completamente diverse, nonostante il ceppo da cui nascano sia lo stesso. La prima differenza, allora, che possiamo portare alla luce è quella fra il gioco cash valido per tutte e due le varianti e la modalità torneo tipica del Texas Hold’em.
Nei tornei di Texas Hold’em, infatti, ai giocatori vengono date delle chips virtuali, pagando un costo d’iscrizione (buy in) variabile a seconda della competizione. E dal momento che i bui crescono progressivamente, una volta terminate e fiches in dotazione, si è fuori da torneo e non sarà possibile giocare ancora, a meno che la struttura non consenta un secondo gettone. Motivo per cui alla fine dei giochi a vincere sarà sempre soltanto uno.
Questa possibilità è del tutto assente nel poker a cinque carte che permette di giocare soltanto cash, con la stessa puntata iniziale, dando maggiori possibilità di vittoria ai giocatori con più disponibilità, dal momento che possono alzare le puntate. Ma questa non è l’unica differenza fra questi due giochi. Infatti, come dicevamo in precedenza nel Poker Texas Hold’em vengono date due carte coperte e si gioca con delle carte comunitarie, tre delle quali vengono scoperte insieme (il flop) e la quarta e la quinta, rispettivamente turn e river, singolarmente.
Proprio il fatto che ci siano delle carte scoperte, o comunitarie, rende questa variante del poker molto più leggibile rispetto a quello tradizionale, in cui i tells, i rilanci e l’analisi del gioco degli avversari sono decisamente più importanti. E quindi nel Texas Hold’em le carte comunitarie aiutano a calcolare meglio le probabilità di vittoria e a capire, in base alle puntate, il punto che potrebbero avere in mano gli avversari.
Con questo non vogliamo dir che il bluff nel Texas Hold’em sia del tutto assente, anche perché i più grandi giocatori al mondo lo sanno fare davvero bene, ma che la strategia del gioco è davvero molto diversa, proprio perché un maggior numero di informazioni disponibili, seppur incomplete, insieme alla dinamica del gioco cambiano decisamente l’approccio ad ogni singola mano. Motivo per cui parliamo di due discipline molto diverse che, tuttavia, continuano ad essere apprezzato da un pubblico molto eterogeneo.
Articolo redatto da http://www.poker.it