L’impresa: caratteristiche e definizione

Lo stato giuridico di un impresa

Una dimensione rilevante per descrivere l'eterogenità esistente tra i diversi tipi di impresa è guardare il profilo giuridico di un impresa.
L'impresa può assumere una forma giuridica in luogo di un'altra anche in base alle caratteristiche economiche etc.
La regolamentazione giuridica è contenuta in un documento chiamato "Codice Civile".
Le quattro possibili forme di impresa sono:
o Società di capitali
o Società di persone
o Società cooperative
o Società non profit

(nel classificare le imprese in senso giuridico si sostituisce il termine "impresa" con quello di "società").
Le società non profit non sono direttamente incluse nel codice civile, se non attraverso una legge abbastanza recente che indica il vincolo di non destinazione degli utili ai proprietari.
Esisteva precedentemente una categoria chiamata Onlus, ma era classificata unicamente ai fini fiscali.

Le due principali forme di imprese regolamentate nel libro V del codice civile sono le società di persone e le società di capitale.
La differenza sostanziale è che mentre i proprietari di una società di capitali rispondono alle obbligazioni di un impresa limitatamente al capitale dell'impresa, in una società di persone non rispondono limitatamente al capitale dell'impresa ma illimitatamente ed anche in funzione del capitale personale.
Ciò vuol dire che quando un impresa assume un obbligazione, l'organizzazione è obbligata a restituire il debito. Se l'impresa non fa fronte a questa responsabilità, ad esempio perché la redditività non è in grado di generare sufficiente liquidità per restituire il debito, i soci rispondono dell'obbligazione assunta dall'impresa (es. pagamento di un debito, dei fornitori, delle tasse).
Se però sono soci di una società di capitale rispondono limitatamente al capitale sociale versato, viceversa in una società di persone rispondono anche con il capitale personale.

Esistono delle regole di governance, redazione del bilancio, adempimenti amministrativi, pubblicità degli atti, etc. che riguardano solo le società di capitali e non le società di persone. Oltre a ciò, è stabilito anche un capitale sociale minimo.
La forma del bilancio di una società per azioni è regolamentata, quella di una società di persone è molto più flessibile.
Allo stesso modo, le tasse da pagare sono molto più alte nelle società di capitali piuttosto che nelle società di persone. Inoltre, la governance in una società di persone è sostanzialmente libera, mentre nelle società di capitali è ben più regolamentata.
Le società per azioni quotate in borsa sono quelle sottoposte ad una regolamentazione ancora più stringente. Oltre a dover adempiere a tutte le norme stabilite nel codice civile, devono seguire la normativa europea che regolamenta l'attività economica delle società per azioni quotate in borsa, devono sottostare alla regolamentazione imposta dall'autorità della vigilanza della borsa, devono sottostare alle regolamentazioni imposte dalla società di gestione delle imprese italiane e da quella di gestione delle borse europee.
Lo scopo di tutta questa regolamentazione è di fare in modo che qualunque cittadino, potenziale azionista di qualsiasi impresa, possa accedere a tutte le informazioni su un'impresa.

La distinzione tra società per azioni e società a responsabilità limitata (le due forme possibili di società di capitali) risiede sostanzialmente nella composizione del capitale: mentre il capitale di una SpA è diviso in azioni, unità elementari di capitali di un preciso numero con un proprio valore determinato e scritto nello statuto, in una SRL il capitale è diviso in quote sulla base di un accordo tra i soci.
Quest'ultima forma genera una serie di problematiche rilevanti in merito alla gestione del capitale, perché a seconda o meno della chiarezza o meno con cui si determinano le modalità di ripartizione del capitale si generano problemi più o meno rilevanti riguardo la gestione del capitale della società.

 

Struttura di un impresa

a. Grado di complessità semplice: una società a proprietà definita
b. Grado di complessità media: struttura "ad albero rovesciato"
In questo caso, una società madre fa a capo ad alcuni azionisti di riferimento. Tale società, poi, compra (con i soldi della società), quote o azioni di altre società.
c. Grado di complessità elevato
La struttura precedente può andarsi a complicare a piacere.
Ad esempio, una persona è azionista di due società, una società madre e una società X. Supponiamo che tale persona abbia una quota di cap. sociale della società X di maggioranza (51%). La società X è proprietaria della società Y, in una misura abbastanza considerevole da poter influire sulle scelte di tale società. La società Y è proprietaria di una società madre, la quale è proprietaria della partecipata 1, della partecipata 2, etc.
Ciascuna di queste partecipate a sua volte è proprietaria di altre società (partecipata j, partecipata x, etc.).
Supponiamo che una di queste società, come la società madre, sia anche sul mercato (sia quotata in borsa). A questo punto, chi è che andrà a nominare il CdA della partecipata j? È giusto pensare che la persona che ha la maggioranza della società X ha un ruolo rilevante in questa decisione, è da considerare che non è tutto nelle mani di questa sola persona, proprio perché si va a "suddividere" via via tra le varie società (dalla società X, che detiene una parte delle quote rilevante della società Y, che a sua volte detiene quote della società madre, che a sua volta detiene quote della partecipata 1, etc.).
 

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