Sant’Agostino
Il modo di fare filosofia di Agostino è molto soggettivo, le opere hanno uno stile sostanzialmente diaristico. In Agostino vi è il superamento dell’iperintellettualismo etico, con la scoperta della volontà umana.
Prima di diventare cristiano ad opera di Sant’Ambrogio, Sant’Agostino aderì al manicheismo, filosofia dualistica basata sulla contrapposizione tra bene e male. Ancora prima, era un platonico, e dopo lo rifunzionalizza attraverso la sua teoria a riguardo delle idee, teoria dell’illuminazione, dove le idee platoniche non sono nell’iperuranio, ma nella mente divina. Dio è il lume che da conoscenza e illuminazione a tutto il resto. È inoltre l’iniziatore della teologia negativa, ad esempio, Dio non è finito = Dio è infinito.
[Appunto extra: Differenza tra etica eteronoma ed autonoma: quella eteronoma è quando è regolata dall’esterno, ovvero condiziona i propri bisogni. Es: l’etica cristiana è eteronoma]
Come dato infatti il passato non esiste, ma c’è il presente del passato che vive nella memoria. Mentre il presente del presente è dato dall’attenzione del momento. E poi il presente nel futuro, che è appunto dato dall’attesa. L’uomo vive nella realtà come animale simbolico poiché può concettualizzare il futuro, grazie allo stato d’animo del progetto, dell’attesa.