SignalOS, il sistema operativo perfetto… o forse no?

Quanto tempo è passato da quando lo conobbi per la prima volta questo “sistema operativo”… Lo stack OSI/SMOSI, le FAC e tutte le cose al seguito.
Solo oggi me lo sono ricordato, in un modo del tutto casuale, semplicemente mentre mi documentavo sul protocollo OSI (che è tutta un altra cosa) e da lì mi è rivenuto in mente “OSI/SMOSI”. Non ricordavo il nome del sistema operativo, ma una veloce ricerca su google e…: “SignalOS”.

Che dire… ormai sono passati più di due anni, quando nel lontano 2005, nel newsgroup free.it.hackers ne venni a conoscenza.

In breve, si tratterebbe di un sistema operativo rivoluzionario, basato su un particolarissimo stack “OSI/SMOSI”, e oltretutto basato su un kernel particolare (chiamato VerNel) che riesce a far girare indistintemente sia applicazioni di Windows, Linux e Mac OS. Inoltre riesce a craccare istantaneamente qualsiasi programma.
Però, non è possibile scaricarlo dalla rete in quanto usa lo stack OSI/SMOSI, incompatibile con il tcp/ip, e quindi per trovarlo bisognerebbe acquistare un particolare libro con un cd dello stesso sistema operativo, o acquistare una rivista in edicola riguardo SignalOS.

Volete sapere di più?
Cominciamo subito con un link, le SignalOS Unofficial Faq: clicca qui.

Beh… qualcosa non quadra. Cosa sarebbe questo fantomatico OSI/SMOSI? le Frequency of Adrian Cliz? Il VerNel? (spacciato come Verysoft Kernel, evidente parodia del Kernel dei sistemi operativi).
E poi, libri che apparentemente non esistono nei listini internazionali, come “SignalOS for Dummies” (notare “for dummies” :P).
Continuamo con l’ IPv5.5 (Ph balanced) e lo “YOMO Desktop Environment“, oltre all’ “Y Windows System“…
Per non parlare delle librerie RUTT-FREE
Quando poi arriviamo alle “frequenze armoniche” e al “variare on-the-fly la dimensione dei pacchetti”… senza dimenticarci le “dll kernellizzabili muppet”…

Già dopo essere arrivati a questo punto un normale utente abbastanza esperto si rotolerebbe dal ridere.
Ma dopo che uno legge: ” Lo stack OSI/SMOSI e’ un evoluzione dello stack ISO/OSI. Il nuovo stack, grazie
ad un processo neuroinduttivo riesce ad imparare dalla congestione di rete […]” penso che ormai si fosse già capito.

SignalOS NON esiste e non è mai esistito.
Era usato come pretesto per “prendere in giro” i vari aspiranti-lamer (:-P) nei vari newsgroup. Divertente, si, ma purtroppo inesistente e sopratutto, irrealizzabile.
Tanto per dirne una, come fa un sistema operativo a cracckare automaticamente qualsiasi programma senza nemmeno sapere che sistema di crack usa e dove deve andare a noopare?
Oltretutto, ne i libri ne le riviste di signalos sono mai esistite… lo stack osi/smosi è irrealizzabile, non è nemmeno contemplato dal W3C o dall’ ISO, tanto per dire…

(immagine di copertina: copyright Signal OS Unofficial FAQ)

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5 risposte

  1. Velenux ha detto:

    Questo è solo l’ultimo dei tanti articoli di lamer (o aspiranti tali :P) che disquisiscono di una presunta irrealtà di SignalOS. Beata Ignoranza.
    Noi continuiamo ad utilizzarlo con profitto, ancora oggi 🙂

  2. Carmine ha detto:

    E dai 😛
    Che poi devo ancora conoscere chi è stato il primo a dare anima a SignalOS mmm…

  3. Francesco ha detto:

    Hai almeno una vaga idea di quello che dici? 😛

  4. Carmine ha detto:

    Uh?

  1. 14 Febbraio 2021

    […] avranno fatto un altro SignalOS? Il sistema operativo che non esiste per prendere in giro gli […]

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