Veleni e acidi

Iniziamo con quello sicuramente più conosciuto: l’ Arsenico. Un veleno piuttosto potente.
L’ arsenico è un minerale piuttosto tossico. Usato molto nei pesticidi/insetticidi.
Oltretutto, viene usato anche per preparare l’ arseniuro di gallio, un semiconduttore usato in elettronica, in particolare per la costruzione dei LED.
La dose letale è di circa 60-120mg per un uomo.
L’ arsenico porta alla morte per shock dell’ apparato gastroenterico. Infatti l’ arsenico danneggia molto gravemente questo apparato, quasi distruggendolo e portando allo shock.
Inoltre l’ arsenico è molto solubile in acqua. Nel rinascimento si usava come veleno “l’ acqua tofana”, ovvero arsenico sciolto in acqua.

Ora vedremo un altro veleno sicuramente molto conosciuto, stiamo parlando del cianuro, un sale derivato dall’ acido cianidrico.
E’ un veleno piuttosto potente, bastano 65 mg per uccidere una persona.
Il veleno blocca il trasporto di ossigeno alle cellule, dato che il cianuro si lega molto facilmente con il ferro e quindi lo “cattura” e la cellula muore “soffocata”.
Il cianuro veniva utilizzato nella seconda guerra mondiale per suicidarsi (era in dotazione ai massimi esponenti del partito nazista).

Passiamo a un altro potentissimo veleno, forse poco conosciuto. Ovvero la tetradotossina. Questo è un veleno molto più potente del cianuro, tanto che basta un milligrammo per uccidere una persona.
Il veleno agisce bloccando la conduzione nervosa, e quindi uccidendo per la paralisi cardiorespiratoria.
Questo potente veleno si trova all’ interno di alcuni pesci, ovvero la famiglia dei Tetraodontidae. Oltre a questi anche altri pesci hanno questo veleno, ad esempio i pesci palla.

E parliamo di un altro veleno piuttosto potente, il curaro. Questo veleno si ricava estrandolo da varie piante. Solitamente si usa la cicuta. Per ingerimento è necessaria una dose piuttosto elevata, almeno 100 mg. Invece, se entra tramite una ferita bastano quantità molto più piccole. Il veleno porta alla morte per asfissia (paralisi respiratoria).
Veniva usato dagli indigeni dell’ america del sud come veleno da caccia.

L’ acido fluoridrico (fluoruro di idrogeno – HF). Questo è un acido forte piuttosto potente, ed è una delle poche sostanze in grado di intaccare il vetro.
Viene usato per creare vari idrocarburi, come il teflon e il freon e anche per ottenere il fluoro mediante elettrolisi.
E’ estremamente tossico, piuttosto solubile in acqua. L’ ingestione fa si che l’ acido danneggi il tessuto osseo e l’ apparato nervoso (si lega al calcio e al magnesio); porta spesso alla morte. La dose letale per inalazione si aggira sui 300 mg.

Concludiamo con il polonio (Po 84):
Si tratta di un metalloide molto radioattivo ed estremamente tossico.
E’ molto raro in natura e di solito lo si trova nei minerali di uranio.
Il polonio ha vari usi, in particolare mescolato con il berillio forma una sorgente di neutroni.
E’ un elemento molto tossico, bastano solo più di 3 nanogrammi di polonio per portare alla morte (infatti 3 nanogrammi è il limite massimo tollerabile.).
E’ facile da trasportare e nascondere, poichè comunque non può penetrare attraverso la pelle ma solo per ingestione o inalazione, e quindi si presta ad usi criminali, come ad esempio l’ uccisione della ex-spia russa Alexander Litvinenko il 23 Novembre 2006.