Rapina perfetta
Milano. Sabato. Ieri sera, l'agiato Signor X ha parcheggiato sotto
casa come di consueto la sua grossa berlina superaccessoriata. Quando
rientra tardi non ha proprio voglia di compiere le complicate
operazioni per accedere al parcheggio sotterraneo. La mattina sta
ormai scivolando pigramente verso il pomeriggio quando sua moglie,
levatasi come consuetudine prima di lui lancia un urlo acuto:
l'automobile parcheggiata sotto casa non c'è più. Svegliare il marito
è un'operazione che richiede alcuni minuti; renderlo in grado
d'intendere e volere altri minuti. Insomma, circa una ventina di
minuti più tardi, ancora in vestaglia e pantofole, ma abbastanza
sveglio, l'industriale è in strada davanti alla sua automobile
perfettamente parcheggiata esattamente dove l'aveva lasciata la sera
precedente. Maledicendo la moglie, la sua vista e la sua dannata
fretta, fa per tornare indietro, quando si accorge di un biglietto sul
parabrezza. Prendendolo, non può fare a meno di notare che il motore è
caldo, come se qualcuno l'avesse usata da pochi minuti. Il biglietto è
in realtà un busta indirizzata a lui e alla moglie. All'interno,
vergata con una calligrafia chiara e ordinata, una lettera accompagna
due biglietti per la prima alla Scala quella sera stessa: "Gentile
signore, confido che questo piccolo omaggio riesca a farle perdonare
il disagio che le ho arrecato impadronendomi della sua vettura nella
notte come un ladro qualsiasi. La prego di credere tuttavia che l'ho
fatto per un assoluto stato di bisogno, che l' ho trattata come se
fosse stata mia e che troverà il serbatoio pieno di benzina. Mi
perdoni se non mi firmo, ma in questi casi, lei capirà, si preferisce
rimanere anonimi". Meravigliato e anche inorgoglito dall'essere stato
protagonista di un fatto così straordinario, il tipo risale in casa e
mostra la lettera alla moglie che commenta: "Per fortuna che c'è
ancora gente di classe in giro! E poi, i biglietti per la prima di
stasera sono introvabili da tempo". Quella sera la coppia
elegantissima, si presenta al botteghino con i biglietti e viene
addirittura assegnato loro un palco tra i migliori. "Che classe, quel
ladro" commenta la signora "mi piacerebbe proprio conoscerlo". "Non è
un ladro, cara. Ma un nobile cuore che si è trovato in stato di
bisogno". La serata è perfetta e si conclude con il dopoteatro
prenotato anch'esso dall'anonimo benefattore nel miglior ristorante
della zona. Arrivati sotto casa, il marito chiede alla moglie: "Cosa
dici, parcheggio dentro?". "Ma no, ma no, in fondo, se quel tipo
avesse ancora bisogno della macchina… Era da tanto che non passavo
una serata così". La coppia sale fino in casa per scoprire che
l'appartamento è stato completamente ripulito. Un biglietto, vergato
con la medesima calligrafia chiara e ordinata, recita: "Spero che il
teatro e il ristorante siano stati di vostro gradimento… A
proposito… Consiglierei al signore una revisione dell'accensione
elettronica della vettura. E' leggermente ritardata…"